Venerdì 17 luglio, alle ore 21.15 presso il Parco Trabattoni, Sulla Via della Seta incontreremo Aldo Cazzullo, uno dei più autorevoli giornalisti italiani.
Nel 2003, dopo quindici anni a La Stampa, passa al Corriere della Sera, dove ora è inviato speciale ed editorialista.
Ha raccontato i principali avvenimenti italiani e internazionali degli ultimi vent’anni: la morte di Mitterrand e quella di lady Diana, i Giochi olimpici di Atene, di Pechino e Londra, le reazioni del mondo arabo agli attentati dell’11 settembre 2001, i fatti del G8 di Genova, gli omicidi di Massimo D’Antona e di Marco Biagi, la morte di Papa Wojtyla, l’elezione di Benedetto XVI e quella di Papa Francesco, le elezioni di Cameron, Bush e Obama, Zapatero e Rajoy, Sarkozy e Hollande, Erdogan e Abu Mazen, la vittoria dell’Italia ai Mondiali di calcio del 2006. Ha intervistato Bill Gates e Steven Spielberg, Keith Richards e Jacques Le Goff, Don De Lillo e Daniel Day Lewis, oltre ai protagonisti della vita pubblica italiana.
Nel 2014 ha pubblicato “La guerra dei nostri nonni”.
La Grande Guerra non ha eroi. I protagonisti non sono re, imperatori, generali. Sono fanti contadini: i nostri nonni. Cazzullo racconta il conflitto ’15-18 sul fronte italiano, alternando storie di uomini e di donne: le storie delle nostre famiglie. Perché la guerra è l’inizio della libertà per le donne, che dimostrano di poter fare le stesse cose degli uomini: lavorare in fabbrica, guidare i tram, laurearsi, insegnare.
Nel 2015 ‘Possa il mio sangue servire‘, raccolta di storie di uomini e donne che “hanno resistito”, per l’appunto, al nazifascismo: socialisti, comunisti, monarchici, studenti, militari, religiosi. Un testo storico che non ha la pretesa di essere un manuale di scuola, semmai fruga laddove i manuali non arrivano.
Lascia un commento